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Guglielmo Arcivescovo di Traina e di Messina, trovandosi nel suo casale degli Archarì, avuto ricorso dagli abitanti di esso contro i monaci di S. Nicola e di Chaxana dipendenze del Monastero di S. Filippo di Demenna, perchè questi mietevano fieno nel tenimento di Castro, ricevute le testimonianze di parecchi buoni uomini, sacerdoti e laici, e sentito come queste terre fossero state offerte al Monastero dai detti abitanti [a causa che alcuni di loro presi dallo spirito maligno, ne erano stati miracolosamente liberati, chi facendosi chi prometto farsi monaco] ordina che il Monastero medesimo continui a tenere come prima le terre di Limina, di Castro e di Storiano senza alcun peso o condizione che ne infirmi il possesso (CUSA, p. 704 n. 39) Originale (id. SIAS 70015904)
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Soggetto conservatore
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Complesso archivistico
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