Forma autorizzata del nome
Consorzio per la pesca e l'acquicoltura del Trasimeno, Magione (Perugia), 1918 - 1994
Consorzio per la pesca e l'acquicoltura del Trasimeno
ente funzionale territoriale
La legge del 23 dicembre 1917, n. 2043, sulla riforma delle riserve demaniali di pesca e di caccia sul lago Trasimeno, autorizzò il Demanio a cedere l'esercizio dei diritti di pesca e caccia di sua competenza sul lago ad un consorzio da costituirsi appositamente. Sorse, così, con sede a San Feliciano, frazione del Comune di Magione, il Consorzio per la pesca e l'acquicoltura del Trasimeno, ai sensi dell'art. 21 e seguenti del regolamento esecutivo della citata legge, approvato con decreto luogotenenziale 9 giugno 1918, n. 848.
Secondo lo statuto, approvato con regio decreto 13 aprile 1919, n. 747, il Consorzio aveva come scopo il miglioramento della pesca, della pescosità nel lago e del commercio del pesce da conseguire promovendo studi ed iniziative di ordine tecnico, scientifico ed economico, oltre alle ricerca della elevazione morale e materiale dei pescatori che perseguiva promovendo tra essi la pratica dell'assistenza e della previdenza, agevolando il credito e diffondendo l'istruzione professionale con corsi teorico-pratici, conferenze e premi.
Il Consorzio aveva una rappresentanza formata dai sindaci di ciascuno dei comuni circumlacuali (Castiglione del Lago, Magione, Panicale, Passignano sul Trasimeno e Tuoro sul Trasimeno) e dal presidente del Consorzio di bonifica del lago Trasimeno ed un'assemblea generale costituita, oltre che dalla rappresentanza consorziale, anche dai pescatori esercenti nel lago con regolare licenza e dai concessionari dei porti.
Negli...
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