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Parrocchia di San Bartolomeo, Montagne, 1927 giugno 21 - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Parrocchia di San Bartolomeo, Montagne, 1927 giugno 21 -  Linked Open Data: san.cat.sogP.99195

 

Altre denominazioni

Parrocchia di San Bartolomeo

 

Tipo ente

ente della chiesa cattolica

 

Descrizione

La volontà di richiedere l'erezione a parrocchia della curazia di San Bartolomeo era probabilmente già nelle intenzioni della comunità di Montagne nel 1919, da quanto si ricava da una lettera del 3 febbraio 1919, nella quale il decano di Tione don Donato Perli rende noto al curato di Montagne che, con la nomina a parrocchia, cessano fra la curazia e la chiesa matrice i vicendevoli obblighi e diritti fino a quel momento esistenti (1). Le pratiche per la suddetta erezione comprendevano l'atto con cui i capifamiglia rinunziavano al diritto di nomina del loro curatore d'anime. Una prima convocazione dei capifamiglia di Montagne era avvenuta il 5 dicembre 1926 ma, non essendo l'atto completo, il 28 aprile 1927 la Curia invitò il curato di Montagne a convocare e presiedere un nuovo comizio, e quindi a inviare il protocollo con l'esito della seduta, sottoscritto dai capifamiglia e confermato dal Comune di Montagne. Il secondo comizio, presieduto dal curato don Quirino Pretti, si tenne il 15 maggio 1927 nella sala dell'Oratorio. Tutti i capifamiglia dichiararono nuovamente di rinunciare al loro diritto di nomina del curatore d'anime trasferendolo all'Ordinariato di Trento, a condizione che gli oneri di patronato rimanessero intatti così come eventuali oneri di concorrenza dell'attuale curazia verso la chiesa madre (2). Ottenuto il consenso da parte del capitolo della Cattedrale di Trento il 2 giugno 1927, e il nulla osta da parte della parrocchia matrice di Tione il 23 maggio 1927, l'arcivescovo Celestino Endrici, con decreto del 21 giugno 1927, n. 3266 elevò la curazia indipendente di San Bartolomeo di Montagne a parrocchia, di libera collazione. Contestualmente, don Quirino Pretti, già curato di Montagne dal 1919, venne nominato vicario economo (3). Con decreto ministeriale 30 dicembre 1986, "Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987 (4), la parrocchia di San Bartolomeo divenne ente ecclesiastico civilmente riconosciuto e dichiarata persona giuridica privata (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche). L'ente Chiesa di San Bartolomeo di Montagne venne quindi soppresso e tutti i suoi beni assegnati all'ente Parrocchia di San Bartolomeo, con sede a Montagne, oggi Tre Ville (5). La parrocchia di San Bartolomeo fa parte del decanato di Tione e dal 3 ottobre 2004 è inserita nell'Unità pastorale Madonna del Lares, insieme a Bolbeno, Preore, Ragoli, Saone e Zuclo. ELENCO DEI PARROCI (6) 1919-1930: Quirino Pretti (curato fino al 20 giugno 1927, poi vicario economo) 1930-1933: Angelo Demattio 1933-1936: Giacomo Soraruf 1940-1944: Lino Chiarani 1944-1947: Eugenio Povinelli 1947-1962: Guglielmo Pichler 1962-1964: Enzo Biasioni (vicario economo) 1964-1971: Isidoro Paoli 1971-1972: Arturo Dall'Aglio (vicario economo) 1972-1979: Gaetano Vesco 1979-1980: Gino Zanella 1980-1983: Renato Tamanini 1983-1995: Vinicio Mussi (amm. parr.) 1995-2000: Giuseppe Mihelcic 2000-2014: Walter Sommavilla (dal 2004 Unità Pastorale Madonna del Lares) 2014- : Ferdinando Murari, decano, residente a Tione

 

Sistema aderente

Sistema informativo degli archivi storici del Trentino-AST

 

URL Scheda provenienza