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Convento di Santa Maria della Pace di Massa Martana, Massa Martana (Perugia), 1594 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Convento di Santa Maria della Pace di Massa Martana, Massa Martana (Perugia), 1594  Linked Open Data: san.cat.sogP.9773

 

Altre denominazioni

Convento di Santa Maria della Pace di Massa Martana

 

Data di esistenza

1594 -

 

Sede

Massa Martana (Perugia)

 

Natura giuridica

enti di culto

Tipo ente

ente e associazione della chiesa cattolica

 

Descrizione

La costruzione del Convento di Santa Maria della Pace prese avvio dopo il 1592 e fu completato in poco più di un decennio, con l'ausilio di maestranze lombarde e con particolare attenzione ai problemi artistici e un largo impiego di mezzi. Nella prima decade del Seicento è da collocare il trasferimento in questa sede dei francescani del terzo ordine regolare, che in precedenza occupavano l'antico Convento di Sant'Antonio di Busseto. In Santa Maria della Pace fiorirono insigni religiosi come i padri maestri Gregorio Alberti, il fratello di costui Bernardino, Francesco Girolamo Fonzi e Francesco Ricci. Nel 1652 il Convento, data la sua consistenza economica e numerica, si salvò dalla soppressione innocenziana. Nel 1686 fu dichiarato convento di regolare Osservanza. Il 19 ottobre 1807 vi si tenne la seconda congregazione generale dell'Ordine, presieduta dal ministro generale padre maestro Giuseppe Maria Galgani di Lucca che, dopo l'occupazione di Roma da parte delle truppe francesi il 2 febbraio 1808, fissò la sua residenza a Massa Martana. Nel 1809 gli fu tolta ogni autorità e rimase privatamente nel Convento della pace fino all'espulsione. Nel 1837 Santa Maria della Pace fu dichiarato convento di studio, insieme a quello di Assisi e a quello dei Santissimi Cosma e Damiano di Roma, e fu confermato nel 1849. Fu casa di noviziato fino al 1860, anno della soppressione civile da parte del governo italiano. Nel 1926, essendo parroco di Massa Martana monsignor Ilari...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza