Forma autorizzata del nome
Mancuso, Gaspare, editore, politico, (Palermo, 1923-Torino, 1983)
Gaspare Mancuso nasce a Palermo il 23 febbraio 1923 e si trasferisce con la famiglia a Genova negli anni Trenta. Operaio autodidatta dopo la guerra, ritornato a Genova, si avvicina al movimento anarchico collaborando al periodico giovanile «Inquietudine». L'8 novembre 1949 insieme a due compagni, Bruno De Lucchi e Gaetano Busico, è autore di un attentato dimostrativo contro la sede del Consolato spagnolo di Genova. L'azione ha come scopo quello di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla condizione dei prigionieri politici in Spagna e quello di protestare contro il regime dittatoriale di Francisco Franco. I due processi che si tennero a Genova nel giugno e nel novembre 1950 furono seguiti con attenzione dalla stampa e furono due occasioni di dura denuncia del regime franchista. A difesa degli imputati si schierarono noti esponenti antifascisti e intellettuali fra i quali la militante anarchica spagnola Federica Montseny, lo storico Franco Venturi, Giaele Franchini, vedova di Mario Angeloni (comandante della colonna "F. Ascaso" in Spagna durante la guerra civile e caduto in combattimento nel 1936), i libertari Marcello Bianconi e Pier Carlo Masini, lo storico e azionista Aldo Garosci. Una testimonianza di solidarietà fu inviata dallo scrittore Carlo Levi. Nel collegio degli avvocati difensori accanto a Tommaso Pedio ed altri sedette Giuliano Vassalli. Gli imputati furono condannati a pene lievi e subito scarcerati.
Mancuso negli anni Cinquanta e Sessanta cont...
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.