Forma autorizzata del nome
Ghiglia, Oscar, pittore, (Livorno 1876 - Firenze 1945)
Gli anni dell'adolescenza e della prima maturità Ghiglia li trascorre - tra difficoltà economiche e lavori saltuari - nella città natale ed è a Livorno che acquisisce, da autodidatta, una prima formazione artistica. Nel 1900 si trasferisce a Firenze dove ha la possibilità di frequentare un ambiente intellettuale particolarmente vivace in quegli anni e su cui scende la benevola ombra di un maestro mai rinnegato come Giovanni Fattori. Con un altro concittadino, peraltro già incontrato negli atelier livornesi, dividerà nel capoluogo toscano una camera ammobiliata in via San Gallo: se l'amicizia con Amedeo Modigliani si perderà lungo i percorsi divergenti presi dai due pittori (il collega destinato a diventare ben più famoso si consumerà nella bohème parigina mentre Ghiglia rimane vincolato a un mondo sicuramente più circoscritto, a una secolare tradizione artistica), non significa che l'amico di poco più anziano - Ghiglia aveva 8 anni più di Modì - sia rimasto chiuso dentro gli schemi dell'arte più retriva e provinciale. La Firenze di inizio secolo offriva punti di vista di ampio respiro, si affacciava infatti a scardinare le abitudini della classe intellettuale una generazione di "agitatori" come quella di Giovanni Papini (di cui fu un intimo amico), Ardengo Soffici e Giuseppe Prezzolini (e il carteggio conservato nell'archivio personale di Ghiglia testimonia la ricchezza delle relazioni intrattenute dal pittore, non confinate necessariamente nel mondo dell'arte: insieme a...
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