Forma autorizzata del nome
Fabbroni, Giovanni, Valentino, scienziato, naturalista, economista, chimico, (Firenze, 1752 - Firenze, 1822)
Fabbroni Giovanni
Fabbroni Giovanni Valentino
Chimico
Scienziato naturalista
Economista
Giovanni Fabbroni, scienziato, economista e poligrafo, fu uno degli intellettuali italiani più aperti alle nuove idee di fine secolo e uno degli uomini a cui Pietro Leopoldo riservò in Toscana un ruolo di rilievo nell'edificazione di una società relativamente libera e tollerante. Di modeste origini, secondogenito di Orazio e Rosalinda Werner, fu determinante per la sua formazione un tenace talento di autodidatta e la tutela, all'inizio della sua carriera, del fisiologo trentino Felice Fontana.
Con Fontana collaborò all'organizzazione del Reale Museo di fisica e storia naturale, per volontà dei Lorena istituito a Firenze nel 1775 e affidato alla direzione dello stesso Fontana. Nel 1783 divenne socio dell'Accademia dei Georgofili, fungendo da tramite fra questa istituzione e il Museo di cui fu vicedirettore e in seguito direttore per alcuni anni (1805-1807). Nel 1802, nominato professore onorario all'Università di Pisa, fu chamato a riorganizzare la Zecca di Firenze di cui diventerà direttore nel 1805 conservandone la carica fino alla morte. In età napoleonica, dopo l'annessione della Toscana, fu insignito della Legion d'onore e dal 1810 al 1814 diresse da Parigi il nuovo ufficio dei Ponts et chaussées per i dipartimenti italiani. Rientrato in Toscana, fu dal settembre 1816 commissario regio per l'amministrazione delle miniere elbane e per il controllo della Magona toscana.
Sposato dal settembre 1782 con Teresa Ciamagnini, figlia adottiva di Giuseppe Pelli Bencivenni...
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