Forma autorizzata del nome
Nenni, Pietro, politico, giornalista, (Faenza 1891 - Roma 1980)
Svolse gli studi grazie all'impegno della madre, essendosi ritrovato, in giovane età, orfano di padre. Entrò giovanissimo nel Partito repubblicano, fu organizzatore sindacale e giornalista in Romagna, Lunigiana e nelle Marche. Nel 1911, segretario della Camera del lavoro di Forlì, fu condannato nelle carceri romagnole per aver dimostrato, scioperando a Forlì, contro la guerra in Libia. Nel giugno del 1914 organizzò la "settimana rossa" di Ancona, che lo portò nuovamente in carcere, questa volta insieme a Benito Mussolini.
Interventista durante la guerra, nel 1919 fu tra i fondatori del primo fascio di combattimento a Bologna ma ben presto si allontanò da Mussolini. Nel 1921 aderì al Partito socialista italiano - PSI, nel 1923 assunse la direzione de «l'Avanti!» e fondò la rivista «Quarto Stato» insieme a Carlo Rosselli. Dal 1926 si trasferì in Francia ove divenne segretario generale del PSI e da qui fu nominato segretario generale della Concentrazione di azione antifascista. All'inizio degli anni Trenta intensificò le collaborazioni con i quotidiani francesi. Dal 1931 al 1939 fu membro dell'esecutivo dell'Internazionale socialista.
Nel 1936 diresse le Brigate internazionali, con le quali combatté in Spagna a fianco dei democratici. Eletto segretario generale di PSI fu favorevole a una comunione di linea con il Partito comunista italiano - PCI.
Nel 1940 lasciò Parigi e nel 1943 venne catturato dalla Gestapo e consegnato ai fascisti, che lo confinarono a Ponza, dove rima...
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