Forma autorizzata del nome
Borghese, Camillo, (Roma 1775 - Firenze 1832)
principe romano; duca di Guastalla
Camillo Borghese, nato a Roma nel 1775 e morto a Firenze nel 1832, era figlio di Anna Maria Salviati, nipote del cardinale Gregorio Salviati, e di Marcantonio Borghese, senatore della Repubblica romana nel 1798.
In gioventù aderì alle idee liberali e passato in Francia servì nelle armate napoleoniche; nel novembre 1803 sposò, a Parigi, Paolina Bonaparte (1780-1825), sorella di Napoleone, vedova del generale Leclerc; nel 1805 fu promosso Grande Ufficiale della Legion d'onore. Quando Paolina ebbe il ducato di Guastalla, anch'egli partecipò di questo titolo; fu poi Governatore del Piemonte dal 1807 al 1814. Nel 1807 vendette a Napoleone i tesori d'arte raccolti dalla sua famiglia, che costituiscono il fondo Borghese del Louvre e che riuscì, solo in parte, a recuperare nel 1815. Caduto Napoleone, Camillo si separò dalla moglie e si ricongiunse a lei soltanto nel 1825, accogliendola nella sua villa di Firenze, dove Paolina morì pochi mesi dopo il suo arrivo.
Camillo Borghese fu erede del patrimonio Salviati. Nel 1794, infatti, il cardinale Gregorio Salviati, ultimo rappresentante della famiglia, lasciò i beni primogeniali al conte Carlo Caprara di Bologna, figlio della sorella Virginia Ippolita, e il patrimonio libero da vincoli a Camillo Borghese. Quando nel 1816 anche Carlo Caprara morì senza eredi, la sua parte di beni tornò automaticamente al principe Camillo Borghese, con l'eccezione del palazzo Salviati di via della Lungara a Roma, che il Caprara aveva venduto nel 1808.
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