Forma autorizzata del nome
Legato Calliari, Mori, 1949 - [1960]
Luigia Passerini vedova di Stefano Calliari di Mori, morta il 31 luglio 1949, nel suo testamento rogato il 23 giugno dello stesso anno nominava la chiesa di S. Stefano di Mori sua erede universale e l'obbligava a far celebrare per quindici anni a suffragio della sua anima due messe gregoriane all'anno. L'eredità lasciata dalla benefattrice consisteva in diversi appezzamenti di terreno e in crediti.
Il 15 luglio 1959 la Curia arcivescovile di Trento autorizzò il parroco don Cesare Viesi, a nome della chiesa di S. Stefano, ad accettare l'eredità disposta dalla signora Luigia.
Dal 1949 al 1958 il parroco aveva presentato il resoconto dell'amministrazione all'Ordinariato; con il 1960 il legato viene accorpato all'amministrazione della chiesa parrocchiale.
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