Forma autorizzata del nome
Compagnia del Santissimo Nome di Gesù, Coredo (Predaia), 1701 luglio 17 - [1830] Confraternita del Santissimo Sacramento, Coredo (Predaia), [1830] -
Compagnia del Santissimo Nome di Gesù Confraternita del Santissimo Sacramento
associazione della chiesa cattolica
La Confraternita del SS. Nome di Gesù viene eretta presso la chiesa parrocchiale di S. Maria di Coredo, in data 17 luglio 1701, dal padre Vigilio Zacheletti, priore del convento di S. Lorenzo di Trento (che agisce in base all'autorità conferitagli dal vicario generale dell'Ordine dei predicatori con bolla del 13 luglio 1701). Rettore delle confraternita viene nominato il parroco Andrea Preganella, mentre suo procuratore generale o sindico diviene il coredano Maurizio Bombarda (1).
Le norme " [...] intorno la elettione del procuratore o sii sindico di questa confraternita, come intorno alle lemosine che venivano fatte alla medesima" (2) stilate a pochi giorni di distanza dall'erezione della confraternita, forniscono le prime informazioni relativamente alla sua originaria organizzazione. I confratelli, alla presenza del pievano, eleggevano il sindico, che alla fine del suo mandato rendeva conto delle elemosine raccolte dai confratelli. Le elemosine e le offerte versate da benefattori o provenienti da legati, servivano per i bisogni della confraternita e per suffragare i fratelli defunti.
All'erezione formale della Confraternita del SS. Nome di Gesù di Coredo ed alla stesura del relativo statuto si arrivò solo in data 23 agosto 1761, per sollecitudine del parroco Nicolò Keller. Si propone qui di seguito la parziale trascrizione dei 14 capitoli più significativi:
1. "Cadauno che brama eser ascritto a questa confraternita s'insinuerà presso il reverendissimo sig. arciprete da cui indi sarà presentato al signor ministro, dandoli tutta la possibile informazione dei suoi costumi [...]"
2. "Qualora sia dal ministro e due assistenti ricevuto doverà subito pagare in manni del ministro o cassiere [...]" (3)
3. "Subito che sarà accettato doverà provedersi della sua cappa di colore rosso uniforme a quella degli altri confratelli e prima di vestirla la porterà al reverendissimo signor arciprete accio la benedicà"
4. "Ogni confratello sarà tenuto [...] ad accompagnare le pubbliche processioni ed in particolare quella, che solenemente si fa la festa del Corpus Domini e sua ottava, il primo giorno dell'anno, la festa della Purificazione e Natività di S. Maria Santissima, il Venerdì Santo, le terze dominiche [...]"
6. "[...] si celebreranno alla morte di cadaun confratello e consorella cinque s. messe cioé una cantata e quatro private [...] e muorendo un confratello che sia stato ministro, sarà celebrata una messa privata oltre le cinque annunciate, in segno che é stato una volta cappo della Compagnia"
7. "Ogni confratello sarà tenuto ad accompagnare alla sepoltura vestito della propria cappa dei confratelli e consorelle che di mano in mano moriranno ed affinché sia noto alli signori confratelli il defonto essere stato confratello la sera dopo il segno dell'Ave Maria si darà dal sacristano un segno con la campana grande, per qual incomodo al medemo si condona l'annua annata di meza quarta di formento[...]"
8. "Ogni bienio, la seconda festa delle Pentecoste [...] si verrà a nuova elezione del ministro, assistenti, consiglieri, sindico, avisatore, silenziere ed altri ufici [...]"
9. "Il ministro non potrà, passato il suo biennio, esser confirmato nell'ufficio di ministro [...] e terminato il suo corso dovrà render conto se ha manegiato danaro della Compagnia al nuovo ministro, assistenti e consiglieri e sindico, e così pure fare dovrà il sindico o cassiere" (4)
12. "L'ufficio del signor ministro e suoi assistenti e consiglieri sarà l'invigilare per il bene e vantaggio della Compagnia e principalmente invigilare sopra i costumi dei confratelli [...]".
Nei decenni successivi vennero aggiunti altri capitoli allo statuto originario, riguardanti essenzialmente nuovi criteri per la commisurazione delle quote associative, delle pene pecuniarie inflitte ai confratelli negligenti e la somma spettante al sacrestano della chiesa per il suono della campana in occasione della morte di un confratello.
Scrive il parroco E. Endrici nel libro "Coredo nell'Anaunia [...]": Alla confraternita del Nome di Gesù nel 1761 il paroco don Keller sostituì quella del SS. Sacramento che esiste tuttora e ha molti ascritti" (5). In realtà in quell'anno si arrivò alla formale erezione della Compagnia del SS. Nome di Gesù ed alla stesura del relativo statuto; solo negli anni '30 del secolo successivo si iniziò a denominarla Confraternita del SS. Sacramento.
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