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Comunità di Smarano, Smarano (Predaia), - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comunità di Smarano, Smarano (Predaia), [1483]-1810 [agosto 31]  Linked Open Data: san.cat.sogP.90417

 

Altre denominazioni

Comunità di Smarano

 

Tipo ente

preunitario

 

Descrizione

L'attuale Comune di Smarano, sito nella parte orientale della valle di Non, era stato sede di una comunità dotata di una propria carta di regola, almeno in epoca tardo-medievale e moderna, e poi, dopo un periodo di soppressione in età napoleonica, di un comune autonomo inserito nella compagine dell'Impero asburgico. Gli atti più antichi dell'archivio comunale sono quattro pergamene datate agli anni [1483], 1501, 1522 e 1590. Fra queste il documento che riveste maggior interesse per la storia della comunità è la pergamena datata 21 maggio [1483](1) che contiene la carta di regola della comunità di Smarano cosidetta "del piano". Si tratta della carta di regola che mirava a disciplinare gli aspetti economici e civili della vita comunitaria, i diritti e doveri dei vicini, le pene per chi trascgrediva alle norme nonché i compiti degli ufficiali comunitari, in relazione però allo sfruttamento dei beni (prati, campi e boschi), appartenenti per lo più ai privati, posti non sul monte, cioè nelle zone di media e alta montagna di proprietà della comunità, ma nelle vicinanze o all'interno dell'abitato(2). Per disciplinare l'uso dei beni montani cioè dei prati e boschi di montagna (taglio del legname, fienagione, alpeggio del bestiame, uso e manutenzione della malga, utilizzo delle acque, ecc.) la comunità di Smarano si è preoccupata invece, nel corso dei secoli, di redigere apposite carte di regola "del monte". In un primo periodo si trattava di carte di regola del monte comuni alle tre comunità di Coredo, Smarano e Sfruz, essendo la montagna inizialmente indivisa fra Coredo, Smarano e Sfruz, e poi, dopo la divisione da Coredo, furono redatte carte di regola comuni a Smarano e Sfruz, in quanto la montagna rimase per un certo tempo proprietà comune a Smarano e Sfruz. Solo in un secondo momento, dopo la divisione della montagna anche rispetto a Sfruz, i vicini di Smarano si dotarono di una propria esclusiva carta di regola del monte (nel 1696), che, al pari della carta di regola del piano del [1483], è ancora conservata nell'archivio comunale (cfr. più avanti). Tornando alla carta di regola del piano del [1483], possiamo rilevare che essa si compone di 37 capitoli nei quali vengono previsti minutamente gli obblighi e i limiti imposti ai vicini allo scopo di salvaguardare tanto la proprietà comune quanto quella privata oltre che, com'è consuetudine, le sanzioni pecuniarie legate a ogni singola infrazione. I primi tre capitoli sono dedicati in particolare al problema della designazione degli ufficiali comunitari e del regolano maggiore. Fra gli ufficiali comunitari, com'è noto, si annoverano con maggior frequenza le figure dei regolani minori e dei saltari: i regolani minori erano gli ufficiali di grado più elevato ai quali tutti gli altri erano subordinati ed avevano la funzione di giudici in prima istanza nelle cause derivanti dall'amministrazione economica della comunità oltre che il compito di indire e presiedere le assemblee dei vicini, di riscuotere steore e colte, di occuparsi dell'esazione delle multe comminate a vicini e forestieri per le infrazioni commesse, di tenere il conto delle entrate e delle uscite della comunità e in genere di far rispettare quanto disposto dalla carta di regola; i saltari avevano compiti esecutivi essendo insieme guardie forestali, con il dovere di sorvegliare prati, boschi e confini e con la possibilità di comminare multe ai trasgressori, e messi comunali addetti fra l'altro a convocare le assemblee dei vicini. Sia i regolani minori che i saltari potevano essere uno o più di uno per ogni comunità. La carta di regola del piano di Smarano del [1483] prevede due regolani minori e due saltari da rinnovarsi "per rotam" (cioè a rotazione), ogni anno, nella festa di S. Giorgio. Per quanto riguarda invece il regolanato maggiore, istituzione che, essendo in genere un diritto conferito dal principe vescovo a titolo di feudo a dinasti locali, esprimeva il momento di maggior intrusione di poteri esterni nell'ambito comunitario(3), va rilevato che il capitolo terzo della carta di regola del [1483], prevede che il regolano maggiore venga eletto dai vicini ogni anno nella festa di S. Giorgio e attesta che per l'anno in corso era stato eletto regolano maggiore Zeno del fu Pietro Zuccolino da Smarano. Da tutte le carte di regola del monte delle comunità di Smarano, Coredo e Sfruz e anche di Smarano soltanto, dopo la divisione della montagna fra le tre ville, risulta invece che regolani maggiori del monte di queste comunità erano i conti Thun di Castel Bragher(4). Come abbiamo già avuto modo di dire, la regolamentazione relativa ai beni montani appartenenti alla comunità di Smarano risulta piuttosto complessa...

 

Sistema aderente

Sistema informativo degli archivi storici del Trentino-AST

 

URL Scheda provenienza