Forma autorizzata del nome
Convento di Sant'Agnese, agostiniane
Enti e associazioni di culto
Già casa di umiliate, passò all'osservanza agostiniana nel 1454, quando vi vennero introdotte per riformarlo alcune suore provenienti dal convento di Sant'Agostino in Porta Nuova. Nel 1459, su istanza della duchessa Bianca Maria Visconti, moglie del duca Francesco Sforza, loro protettrice, accolsero altre monache agostiniane provenienti dal monastero di San Pietro Martire. Nel 1467 la duchessa finanziò la costruzione del nuovo complesso conventuale, chiesa compresa (la quale fu poi rifatta a spese del convento nel 1588). Nel 1472 le monache di Sant'Agnese rifiutarono di accogliere quelle provenienti dal monastero di Santa Maria d'Aurona, temendo un allentamento della rigida osservanza delle regole dell'ordine da loro sempre praticata sino alla soppressione nel 1798.
Bibliografia: CATTANEO, Istituzioni, 620 = CATTANEO, E., Istituzioni ecclesiastiche milanesi, in Storia Di Milano, a cura della Fondazione Treccani degli Alfieri per la Storia di Milano, IX, Milano 1961, pp. 509-722; LATUADA, Descrizione di Milano, 4, 378 - 380 = LATUADA, S., Descrizione di Milano (...), delle Fabbriche più cospicue che si trovano in questa Metropoli (...), 5 tomi, Milano, Giuseppe Cairoli, 1737-1738, (tomo IV, porta Ticinese/Vercellina, 1738; riprodotto integralmente a cura di G. MASTRULLO per i tipi delle Edizioni La Vita Felice: tomo IV, Milano 1997 (Biblioteca Milanese; 10); POGLIANI, Contributo, 194 = POGLIANI, M., Contributo per una bibliografia delle fondazioni religiose di Milano, in «Ricerche storiche sulla Chiesa ambrosiana», 1985, XIV, pp. 157-281; RIITANO, Sant'Agnese, 89 - 90 = RIITANO, G., Monastero e chiesa di Santa Agnese di Milano, in I Colori della scrittura, catalogo della mostra a c. di M.F. Baroni, A.L. Brunetti, E. Fortunato, A. Osimo, Milano 2002, pp. 89 - 91
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.
