Forma autorizzata del nome
Comune di Curino, Curino (Biella), 1817 post -
ente pubblico territoriale
Il territorio di Curino si estende nella fascia orientale delle colline biellesi ed è costituito dalle comunità di Gabella, S. Martino, S. Nicolao, S. Maria e S. Bonomio-Romagnacco, che solamente tra il 1817 e il 1819 vennero unificate nell'unica amministrazione di Curino.
Tra le prime notizie storiche riguardanti questo territorio, vi è la donazione della città da parte dell'imperatore Federico I alla chiesa di Vercelli nell'ottobre 1152.
Nel 1243 Curino fu oggetto di una cessione, rivelatasi poi effimera, da parte del legato pontificio Gregorio di Montelugo al Comune di Vercelli.
Fino al XIV sec., poi, il territorio di Curino rimase legato al feudo di Crevacuore dei Fieschi; quando il casato si estinse, passò al principato di Masserano dei Ferrero - Fieschi.
Nel corso del XVII sec. fu coinvolto in una lunga lite con gli abitanti di Sostegno sui diritti di pascolo; la questione si risolse infine a favore di Sostegno.
Nel 1741, essendo stato abolito il principato di Masserano, Curino giurò fedeltà al regno di Savoia.
Durante il governo napoleonico (1799-1814) probabilmente le cinque comunità sopra menzionate furono unificate, ma nel 1814 tornarono all'antica ripartizione, almeno fino al 1817.
I secoli XIX e XX videro lo sviluppo del territorio in direzione industriale, che tuttavia non fu sufficiente a evitare una forte emigrazione verso zone più ricche.
A seguito della costituzione della nuova provincia di Biella (D.lgs. 06 marzo 1992, n. 248), il comune passò dalla pro...
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