Forma autorizzata del nome
Del Nero Ardinghelli, Firenze, sec. XIV - 1816
I Del Nero sin dal Trecento appartennero alle arti fiorentine e parteciparono alla vita pubblica della città, ma furono Francesco (1487-1563) e Agostino (1504-1576), fratelli e figli di Pietro, intorno alla metà del Cinquecento a consolidare la fortuna della loro famiglia. Francesco fu, fra l’altro, tesoriere generale di Clemente VII Medici. Agostino fu dapprima tesoriere di Romagna, poi tesoriere della Marca di Ancona e nel 1568 acquistò il feudo baronale di Porcigliano, nel territorio romano. Una volta tornato a Firenze ed eletto senatore da Cosimo I, nel 1552 acquistò il palazzo che i Nasi avevano iniziato a costruire sulla piazza dei Mozzi grazie al disegno di Baccio d’Agnolo, e ne continuò l’edificazione fino a giungere quasi al greto dell’Arno. Il figlio di Agostino, Tommaso, assunse poi la direzione della fabbrica e vi fondò l’Accademia degli Alterati, alle cui riunioni partecipavano il Poeta degli Strozzi, Ottavio Rinuccini e Gabriello Chiabrera. Ma furono i fratelli di Tommaso, Nero (1548-1605) e Francesco (1552-1599) a dare seguito alla famiglia. Il ramo secondogenito di Francesco cessò nel 1773 alla morte del capitano Francesco del barone Alessandro.
La linea primogenita di Nero si estinse più tardi e fu quella che determinò il passaggio ai Torrigiani. Infatti, Ottavia di Giovan Battista Guadagni, che aveva sposato il vedovo Cerbone Filippo Del Nero ( 1816), ultimo della sua famiglia, chiamò all’eredità del patrimonio Del Nero i figli del fratello Pietro, orm...
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