Forma autorizzata del nome
Comune di Amaro, Amaro (Udine), 1806 -
ente pubblico territoriale
La Carnia nel medioevo era divisa in quattro quartieri e la villa di Amaro faceva parte di quello di Tolmezzo, del quale seguì le sorti sia nel periodo patriarcale, sia sotto la dominazione veneta. Come ogni villa costituiva una comunità retta dai capi famiglia riuniti in "vicinia".
Il comune in senso moderno compare per la prima volta in un decreto napoleonico del 1807 (n. 283 del 22 dicembre) e risultava inserito nel Cantone e Distretto di Tolmezzo. Nel periodo del Regno Lombardo-Veneto il comune, di III classe, fu inserito nel Distretto di Tolmezzo. Amaro era rappresentato da un Convocato generale che, composto di tutti gli estimati del comune, si riuniva sotto il controllo del Cancelliere del censo, mentre l'esecutivo era affidato ad una Deputazione di tre membri. Il comune passò all'Italia nel 1866 ed oggi fa parte del mandamento di Gemona e non ha frazioni.
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