Forma autorizzata del nome
Opera nazionale di assistenza all'infanzia delle regioni di confine, Trento, 1919 ottobre 18 - 1977 luglio 4
ONAIR ONAIRC Opera nazionale di assistenza all'infanzia delle regioni di confine (ONAIRC) Opera nazionale di assistenza all'Italia redenta (ONAIR)
ente di assistenza e beneficenza
L'Opera nazionale di assistenza all'Italia Redenta sorse nel 1919, per iniziativa di S.A.R. la Duchessa d'Aosta, con lo scopo di assistere moralmente e materialmente le popolazioni - specialmente quelle allogene - della Venezia Tridentina, della Venezia Giulia e di Zara, con provvedimenti a favore della prima infanzia e della gioventù, mediante la creazione e l'esercizio di asili infantili, ricreatori, doposcuola, dispensari, consultori, laboratori femminili, scuole di cucito ed altre istituzioni (biblioteche circolanti, cori, ecc.).
Con decreto prefettizio del 26 luglio 1919, il sodalizio ricevette il riconoscimento ufficiale della propria personalità giuridica, limitatamente alla capacità di compiere negozi giuridici per il raggiungimento del suo fine ed eventualmente di stare in giudizio per le azioni che ne conseguissero.
Lo Statuto, approvato in data 18 ottobre 1919, venne a disciplinare l'attività dell'ente, definendone finalità e ordinamento.
Per la raccolta dei fondi l'Opera, presieduta da S.A.R. la Duchessa d'Aosta, funzionava per mezzo di Segretariati istituiti nelle principali città d'Italia e nelle colonie e dipendenti dal Segretariato generale di Roma, presso il quale operava per la direzione, la gestione e la legale rappresentanza dell'ente una Giunta esecutiva centrale composta di nove membri nominati direttamente dalla presidentessa (più eventuali membri aggiunti, in numero però non superiore a due).
Per il raggiungimento degli scopi prefissati, l'Opera si avvaleva inoltre di due Comitati regionali, uno a Trieste per la Venezia Giulia e uno a Trento per la Venezia Tridentina, ciascuno composto di almeno cinque membri e con alle sue dipendenze Volontarie e Consigliere d'assistenza; presso ogni Comitato regionale, presieduto dall'Ispettrice regionale delle volontarie d'assistenza, funzionavano un Segretario regionale e un Magazzino nel quale sarebbero dovuti affluire i materiali raccolti dai Segretariati delle varie città del Regno, per essere poi distribuiti alle istituzioni più bisognose.
Nei mesi a cavallo tra il 1924 e il 1925 si verificarono importanti mutamenti nell'ordinamento dell'Opera. Con regio decreto 23 ottobre 1924, numero 1803 (1), emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri in base all'art. 2 del Codice civile e dietro parere favorevole del Consiglio di Stato, la stessa venne eretta in ente morale, con sede a Roma (2). In attesa dell'approvazione del nuovo Statuto, della cui redazione avrebbe dovuto occuparsi un'apposita commissione, la rappresentanza e amministrazione dell'ente veniva affidata ad una Giunta esecutiva centrale presieduta da S. A. R. la Duchessa d'Aosta e composta di nove membri effettivi più due aggiunti.
Funzioni effettive di direzione e vigilanza venivano deferite a due Ispettrici generali; a loro sarebbe spettato il compito, d'ora in avanti, di impartire disposizioni agli uffici regionali per l'esecuzione degli ordini e delle deliberazioni della presidenza (o del consigliere delegato dalla presidenza stessa) e della Giunta, di prendere accordi con le autorità locali, di dare direttive e formulare proposte per lo svolgimento dell'azione dell'Opera e per il suo incremento, di ispezionare gli uffici e le istituzioni da essa dipendenti.
Gli uffici regionali di Trento e Trieste, organi esecutivi dell'Opera nelle rispettive circoscrizioni, diventavano col nuovo ordinamento autonomi, indipendenti cioè dai cessati Comitati regionali di Trento e Trieste, trasformatisi in Segretariati. A ciascuno dei detti uffici veniva preposta una direttrice regionale, col compito di dirigere e amministrare le varie istituzioni comprese nella propria circoscrizione, avendo alle sue dipendenze tutto il personale e rispondendo agli organi centrali del buon andamento del servizio. A Zara si sarebbe conservato il Comitato, sorto nel 1920 e presieduto dal R. Prefetto, con funzioni analoghe a quelle degli uffici regionali.
Col nuovo ordinamento i Segretariati regionali, istituiti all'epoca della fondazione dell'O.N.A.I.R. nelle principali città del Regno e nelle colonie allo scopo di promuovere e raccogliere offerte in denaro per sussidiare o mantenere le istituzioni dell'Opera, venivano sciolti e ricostituiti su basi provinciali. In seguito vennero sostituiti dai Comitati provinciali. Ciascun Comitato si componeva di un Presidente, nominato da S.A.R. la Duchessa d'Aosta, due vice - presidenti, di una Giunta esecutiva di cinque membri (sette nei Comitati aventi sede in città con più di 500.000 abitanti), di un segretario e di un cassiere. Presso i Comitati potevano operare gruppi giovanili per la propaganda e la raccolta di fondi e oggetti, ed un Patronato...
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