Forma autorizzata del nome
Legato dotale Viti, Scandicci (Firenze), 1837 - 1977
Legato dotale Viti di Scandicci
ente di assistenza e beneficenza
Il convento di San Marco di Firenze aveva ereditato dai fratelli Viti (tramite testamento del 4 gennaio 1837) un capitale di ventimila scudi, gravato da alcuni legati fra i quali una dote di circa quarantasette lire da conferirsi ad una fanciulla di una delle tre parrocchie di S. Martino a Scandicci, S. Maria a Greve e S. bartolomeo in Tuto. Soppresso il convento e trasferiti i suoi beni al Demanio, la dote fu riconosciuta come debito dello Stato in forza del Decreto Granducale del 18 agosto 1815. Con Regio Decreto dell'11 aprile 1897 l'Opera fi cencentrata nella Congregazione di Carità.
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