Forma autorizzata del nome
Montecatini. Società generale per l'industria mineraria e chimica - Miniera di Formignano
ente funzionale territoriale
La Montecatini acquisiva le concessioni per lo sfruttamento della miniera di zolfo di Formignano nella frazione di Borello in Comune di Cesena (di cui si hanno notizie già dal lontano 1556) nel 1917, durante la prima guerra mondiale, dalla Società anonima miniere solfuree Trezza-Albani-Romagna, ultima solamente in ordine di tempo delle tante gestioni, che ne aveva rilevato la proprietà nel 1904. Sotto la denominazione di Formignano rientravano anche il complesso delle miniere Busca-Montemauro e Luzzena-Formignano, che in origine erano coltivazioni ben distinte, ma di fatto con l'ampliamento delle gallerie sotterranee erano diventate comunicanti tra loro. La miniera era strettamente legata alla Raffineria di Cesena di cui si serviva per trasformare il minerale grezzo.Quando subentrava la Montecatini erano già in attività da inizio secolo 44 forni Gill, 2 calcheroni, un doppione per la fusione dello zolfo ed una teleferica che dalla Busca portava il materiale nella località Aie di Formignano.Negli anni 1920-1923, a causa della crisi dell'industria zolfifera, la miniera veniva momentaneamente chiusa e anche durante la seconda guerra mondiale per un breve periodo.Nel 1953-1954, nel tentativo di esplorare una zona all'estremità della galleria dell'11° livello, veniva aperto un nuovo pozzo, il pozzo Montemauro in località Tessello, situato a poco più di 3 km. verso n [Descrizione completa consultabile in IBC Archivi.]
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