Forma autorizzata del nome
Municipalità di Motta con Disvetro
Municipalità di Casare
Lodovico Ricci nel 1788 descriveva così la villa del Casare e il luogo detto della Motta nella sua Corografia dei territori di Modena, Reggio e degli altri stati già appartenenti alla casa d'Este:
«Casare, villa del distretto inferiore di Modena, che comprende Motta e Disvetro sotto la diocesi di Nonantola, e l'archivio di Modena. Ha per confine a levante Cavezzo e Roncaglio di sotto, a mezzogiorno San Martino da Secchia, Carpi, e Rovereto mediante il fiume Secchia, a ponente Rovereto mediante il fiume suddetto e San Possidonio, a settentrione Roncole. È soggetta alla comunità di Modena, ed è sotto le parrocchiali della Motta e di Disvetro, i cui titolari sono Santa Maria della Neve, e San Giovanni Battista, figliali della pieve del Cavezzo. È posta nel piano ed è distante da Modena 19 miglia. Ha un' estensione di 6041 biolche e una popolazione di 1832 abitanti».
«Motta, luogo ove esiste la chiesa della parrocchiale di detto nome, che forma parte della villa del Casare».
Disvetro attualmente è una frazione appartenente ai due comuni di Cavezzo e Mirandola, ha un'unica parrocchia sotto la protezione di San Giovanni Battista, confinante con le parrocchie di San Possidonio, Cavezzo, Motta e San Giacomo. L'abitato è sparso, sviluppato lungo le strade che attraversano la campagna. Attorno alla chiesa parrocchiale si raggruppa un piccolo centro con le scuole elementari e materne ed alcuni negozi.
Le origini risalgono al Me [Descrizione completa consultabile in IBC Archivi.]
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