Forma autorizzata del nome
Brancacci, Firenze, sec. XIV - sec. XV fine
La famiglia fiorentina dei Brancacci ebbe 15 volte il titolo di priore, due volte di gonfaloniere nel governo della città (1317-1491) e risiedette nel quartiere di S. Spirito. Da Brancaccio di Piuvichese partirono alcuni rami della famiglia, tutti estinti nel corso del XVI secolo. Piuvichese di Piuvichese ebbe tre figli, Giovanni (+ 1366), Piero (+ 1367) e Michele (+ 1394). Felice di Michele (1382-ante 1449) nel 1422 fu ambasciatore in Egitto per la Repubblica fiorentina e committente del famoso ciclo dipinto da Masaccio nella cappella Brancacci della chiesa del Carmine di Firenze. Sposò in prime nozze Ginevra di Filippo di Michele da Empoli, dalla quale ebbe il primogenito Michele (1414-ca. 1455), camerario di Todi nel 1450 e podestà di Montefalco nel 1453, in seconde nozze Lena di Palla Strozzi, dalla quale ebbe quattro figlie, Ginevra (1432-ca. 1497), Maria (1433)-post 1466), Agnoletta (1443-post 1459) e Contessa (1446-post 1457).
Nel 1450, Ginevra di Felice Brancacci, figlia di Lena e nipote di Palla Strozzi, sposò Francesco di Domenico Caccini e, una volta morto il fratello primogenito Michele, portò al marito la dote dei beni della sua famiglia.
Arme: "D'oro alla banda di rosso, accostata da due branche di leone dello stesso".
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.