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Comunità di Colle del Marchese, Castel Ritaldi (Perugia), sec. XIV - 1860 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comunità di Colle del Marchese, Castel Ritaldi (Perugia), sec. XIV - 1860  Linked Open Data: san.cat.sogP.83520

 

Altre denominazioni

Università di Colle del Marchese

      Comunità di Colle del Marchese

 

Data di esistenza

sec. XIV - 1860

 

Sede

Castel Ritaldi (Perugia)

 

Natura giuridica

pubblico

Tipo ente

preunitario

 

Descrizione

Dallo statuto comunale conservato presso la sezione di Archivio di Stato di Spoleto, la cui approvazione risale al 21 settembre 1371 al tempo del vicario ser Cola Jutii di Castagnola, emerge un quadro della vita e delle istituzioni del castello di Colle del Marchese. Il piccolo centro, cinto originariamente da uno steccato, ben presto sostituito da un muro a spese dei frontisti, era circondato da un fossato riempito di acqua ristagnante, in cui era fatto divieto di gettare sassi o far macerare canapa o lino. La via di accesso al castello era costituita da un'unica porta, all'internon vi era una piazza e la casa del comune. La popolazione si distingueva in castellani, residenti all'interno di Colle, ed in terrigeni, vale a dire abitanti in ambito comunale. Gli uni e gli altri erano obbligati alla prestazione di servizi comuni e al pagamento delle dative. Gli uomini adibiti alla difesa del castello erano raggruppati in capodecine, con obbligo di dotarsi personalmente dell'equipaggiamento militare. I non residenti, forenses, erano assoggettati agli stessi doveri dei residenti, ma non godevano i medesimi benefizi. La comunità era immediate subiecta alla Curia di Roma, alla quale era obbligata al pagamento del focatico. L'autorità maggiore nel castello era rappresentata dal vicario, un ufficiale stipendiato, inizialmente scelto tra i castellani, in seguito eletto semestralmente da sei rappresentanti del popolo, due per ogni villa. Competeva a questo il potere esecutivo in mate...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

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