Forma autorizzata del nome
Marrucchi, Firenze, sec. XIX -
La fattoria di Peruzzo appartiene alla famiglia Marrucchi dal 1872. Giuseppe Marrucchi, auditore del granduca di Toscana, originario di Fucecchio, ma residente a Firenze e proprietario di altre aziende agricole in provincia di Pisa (fattoria di Staffoli), Arezzo (fattoria di Gaville) e Firenze (fattoria di Fucecchio), decise, insieme al figlio Luigi, di tentare l'avventura in Maremma e nel 1872 acquistò la tenuta di Peruzzo e Caminino che, con i suoi 2400 ettari, si estendeva nei comuni di Roccastrada e Montieri.
Nel 1878, alla morte del padre, Luigi si impegnò nella ristrutturazione dell'azienda: passò da una gestione estensiva ad una intensiva attraverso la mezzadria in vigore presso le altre aziende di famiglia e creò le strutture necessarie affinché i mezzadri abitassero nei terreni da loro coltivati.
Nel 1918 la gestione delle aziende agricole passò al nipote Luigi, laureato in agraria all'Università di Pisa. Egli convinse il padre Giuseppe e gli zii, Piero e Alessandro, a ricorrere a mutui agrari per potenziare la tenuta di Peruzzo, che si suddivise in 23 poderi.
Prima dell'ultima guerra, la tenuta di Peruzzo poteva definirsi un'azienda modello con oltre 10000 piante d'olivo, diverse centinaia di capi di bestiame e ottime rese nelle produzioni di grano tanto da farle guadagnare premi e riconoscimenti pubblici.
Passata la guerra, l'azienda risentì della crisi della mezzadria, delle lotte sindacali e non ultima della riforma agraria, che espropriò i terreni migliori...
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