Forma autorizzata del nome
Lechi, conti, sec. XIII - sec. XX
Originariamente la famiglia Lechi aveva la sua dimora a Lecco, nel XIII si stabilì a Brescia. Nel 1724 i fratelli Pietro e Angelo Lechi vennero investiti del feudo di Montirone dal vescovo di Brescia, e nel 1745 ottennero il feudo di Bagnolo di Nogarole insieme al titolo comitale. Pietro ebbe due figli Faustino, mecenate di pittori e musicisti, e Galliano. Da Faustino nacquero Giuseppe (1767 - 1836), generale napoleonico, Angelo (1769 - 1855), anch'egli generale napoleonico, Teodoro (1778 - 1866), generale come i fratelli, partecipò a cinque campgne della Repubblica e nela campagna di Russia comandò la Guardia reale italica, e Luigi (1786 - 1869), laureato in medicina, fece parte della Carboneria e per questo fu arrestato e poi prosciolto, dal 1848 fu presidente dell'Ateneo bresciano. Teodoro ebbe un solo figlio Faustino che a sua volta ebbe tre figli, dai quali discendono gli attuali proprietari dell'archivio.
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