Forma autorizzata del nome
Bufalini, marchesi, Città di Castello (Perugia), sec. XIV seconda metà - 1978
sec. XIV seconda metà - 1978
Le prime notizie sui Bufalini risalgono al 1383 con Giovan Pietro.
La famiglia è una delle più antiche di Città di Castello e fin dai primi anni del XV secolo vari componenti occuparono le magistrature cittadine: Giovanni di Pietro fu eletto nel 1405 nel Consiglio dei Trentadue e nominato nel 1408 consigliere del vessillifero di Porta Sant'Egidio; Manno di Giovan Pietro fu eletto priore nel 1411 e, prima di lui, fu priore il fratello Nicolò.
Il loro prestigio derivava dal forte potere politico ed economico acquisito nel corso degli anni attraverso complesse relazioni con illustri casate (Vitelli, Centofiorini). Assai estesi erano i possedimenti nell'Alta Valle del Tevere e le proprietà in città.
Nel 1487 Nicolò Bufalini fu nominato conte palatino da papa Sisto IV e dall'imperatore Massimiliano; tale titolo passò poi al figlio Giovan Pietro e al nipote Ricomanno.
In quel tempo i Bufalini cercarono di acquisire titoli feudali che avessero carattere ereditario: nel 1563 Giulio I, detto il Magnifico, ottenne dal papa Pio IV la trasformazione in feudo del territorio di San Giustino, sottratto al Comune di Città di Castello, e il titolo di conte per sé e per i discendenti maschi in perpetuo. Contea che, su pressione del Comune, fu revocata due anni più tardi. Nel 1580, tre anni prima della morte, Giulio I impose una disposizione testamentaria che obbligava i primogeniti maschi che avrebbero ereditato a conservare e a trasmettere i beni ricevuti, gli altri figli maschi alla c...
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