Forma autorizzata del nome
Comune di Vodo di Cadore, Vodo di Cadore (Belluno), sec. XIII -
Comune di Vodo Cadore
Comune di Vodo di Cadore
ente pubblico territoriale
Il paese di Vodo, posto lungo le rive del torrente Boite, è documentato per la prima volta nel 1240 e la sua storia politico-istituzionale seguì le sorti del territorio cadorino; comprende oggi le frazioni di Vinigo e Peaio. La Comunità che lo abitò si organizzò nelle forme della Regola, istituto amministrativo autonomo tipico dell'area bellunese e cadorina in particolare, basata sull'assemblea dei capifamiglia che governava la cita comunitaria e gestiva i beni comuni. La Regola di Vodo faceva parte del Centenaro di Venas, una delle dicei circoscrizioni giuridico-amministrative che formavano la Magnifica Comunità del Cadore. Frequenti furono tra XIV e XV secolo le dispute confinarie con le Comunità vicine. Dopo la signoria dei da Camino, nel 1420 il territorio passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia che riconobbe l'istituto della Regola e garantì un'epoca di sviluppo intervallata dalle conseguenze dei conflitti tra la Serenissima e i suoi nemici. nel 1439 il doge mandò un contingente a difendere il mercato di Vodo, temendo l'assalto dei Visconti. Nel 1508-1509, durante la guerra tra Venezia e la Lega di Cambrai, formata dai principali stati europei, le truppe tedesche occuparono la località di Vinigo con scorribande in tutta la valle del Boite. Alla caduta della Serenissima nel 1797, si succedettero le dominazioni francese e austriaca. Nel Repertorio generale del 1769 delle ville e comuni di tutte le provincie della terraferma, formato sulla documentazione dei...
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