Forma autorizzata del nome
Comune di Rivamonte Agordino, Rivamonte Agordino (Belluno), sec. XIII -
Comune di Rivamonte Agordino
Rivamonte Agordino (Belluno)
ente pubblico territoriale
Rivamonte è formato da un insieme di villaggi, tra i quali Montàs e Zenìch, citati già in un documento del 1148; è documentato dal 1209 con il nome di Riva, toponimo conservato fino al 1867, quando fu sostituito da Rivamonte e, infine, nel 1964, da Rivamonte Agordino. Prima del XIII secolo le notizie sono molto scarse, anche se i resti del castello di San Martino attesterebbero un insediamento fin dai primi secoli dell'alto medioevo. In piena età medievale, la comunità si organizzò nella forma della Regola, istituto amministrativo autonomo basato sull'assemblea dei capifamiglia, caratteristico dell'area bellunese. Agli inizi del XV secolo iniziò lo sfruttamento minerario di Valle Imperina e, per quasi due secoli, la storia della miniera, da dove si estraeva rame, vetriolo e argento, fu legata a concessionari e imprenditori tedeschi, poi via via sostituiti da veneziani, bellunesi e agordini. Il maggior impulso all'attività insediativa nel territorio del comune di Rivamonte avvenne durante la dominazione della Repubblica di Venezia, tra gli inizi del Quattrocento e il 1797. La Serenissima, infatti, sfruttò intensamente le risorse minerarie di Valle Imperina e favorì ricerche per sondare altre possibilità estrattive, scoprendo agli inizi del XVII secolo i filoni di pirite, grazie ai quali Rivamonte conobbe i suoi tempi migliori. A fine Settecento, una delle diverse crisi vissute dalla miniera determinò un primo flusso migratorio, seguito da un'altra ondata a inizi Novecento...
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