Forma autorizzata del nome
Comune di Puos d'Alpago, Alpago (Belluno), sec. XIV - 2016
ente pubblico territoriale
Puos d'Alpago si estende alle pendici del versante meridionale della conca dell'Alpago e la sua storia è documentata per il periodo romano con il ritrovamento di monete e dai toponimi di alcuni centri; successivamente, le scarse tracce del castello di Sitran lasciano supporre una presenza longobarda. Le continue inondazioni dei torrenti Valda e Tesa, che rendevano il territorio malsano e paludoso, non hanno permesso alcun tipo di sviluppo economico e urbanistico di Puos almeno fino al XIII secolo. nel 1360 l'imperatore Carlo IV donò a Ludovico d'Ungheria il possesso di Belluno e delle sue pertinenze: nell'atto sono citati icastelli di Sitran e Casamatta, restaurati e posti a vigilare sulla strada che da Serravalle conduceva a Capo di Ponte (l'attuale Ponte nelle Alpi). Il territorio era organizzato in Regole, ognuna con il proprio Statuto. Le Regole erano tre: Sitran, Valzella e Puos, dalla quale si staccò nel 1732 quella di Cornei. Durante la dominazione veneziana (1404-1797), le Regole godevano collettivamente dei beni comunali. Si trattava di terreni la cui proprietà rimaneva della Repubblica Veneta, mentre l'usufrutto era delle comunità rurali. A nobili e persone che si erano distinte per i servigi o per fedeltà all'autorità costituita, venivano infeudati estesi beni immobili; un cenno meritano il feudo dei Pluro e quello dei Vimena e le distese proprietà dei nobili Gera. Nel corso del XVI secolo Puos divenne un importante centro economico, grazie soprattutto ai numer...
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