Forma autorizzata del nome
Parrocchia di S. Martino in Rebbio, Como, sec. XVI -
Parrocchia di S. Martino in Rebbio di Como
Parrocchia della diocesi di Como. Un documento dell'8 febbraio 1505, rogato dal notaio Paolo Orchi, riferisce della nomina e presentazione del parroco di San Martino di Rebbio, effettuata dai sindaci della medesima comunità. La parrocchia di San Martino è certamente attestata negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo nella pieve di Zezio; il numero dei parrocchiani era di 225 di cui 80 comunicati. Nel compendio delle croniche del clero della diocesi di Como risalente al 1619 la chiesa di Rebbio figurava tra le parrocchie rurali della pieve di Zezio. Nel 1651 la parrocchia di San Martino di Rebbio risultava compresa nella pieve della cattedrale, volgarmente detta di Zezio. Nel 1768, durante la visita del vescovo Giambattista Mugiasca nella pieve di Zezio, nella chiesa parrocchiale di San Martino era istituita la confraternita dei cinturati. Il numero dei parrocchiani era di 346 di cui 236 comunicati. Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, i redditi del parroco risultavano derivare da fondi per lire 158.15; da primizie per lire 291.15; dalla comunità in danari per lire 60; da emolumenti di stola per lire 50. Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Martino possedeva fondi per 31.23 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1...
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