Forma autorizzata del nome
Regola di Calalzo, Calalzo di Cadore (Belluno), XIII - XX
Regola di Calalzo
Magnifica Comunità di Calalzo
Calalzo di Cadore (Belluno)
ente pubblico territoriale
La Comunità di Calalzo, nel corso dell'età medievale, si diede propri strumenti organizzativi che, come in altre località cadorine, presero lentamente forma nell'ordinamento delle Regole, i cui Laudi, documenti che sovrintendevano e regolamentavano lo svolgimento della vita comunitaria datano al 1272. In precedenza le norme costituive della Regola erano tramandate oralmente. La Regola era governata da un marigo eletto nell'assemblea annuale dei capi-famiglia, nella quale venivano eletti in affiancamento al marigo anche i laudatori (consiglieri) e i saltari (guardie dei boschi e, in generale, di polizia locale). La Regola aveva diritto di proprietà sui beni comuni destinati ad utilizzi diversi e in parte concessi alle famiglie che, terminato l'utilizzo, li restituivano.
Questo istituto amministrativo sopravvisse in epoca veneziana e successivamente fino all'età contemporanea, tanto che le Regole cadorine, vista la loro importanza funzionale nel mantenere il legame tra uomo e ambiente montano, sono state riconosciute in forma giuridica moderna dal Decreto Legislativo n. 1104 del 3 maggio 1948 che ne ha sancito la personalità giuridica di diritto pubblico.
Attualmente le Regole attive, inquadrate come persone giuridiche di diritto privato con finalità pubbliche, sono limitate alla zona del Comelico; se ne contano 51 ufficialmente riconosciute in Regione Veneto, tra le quali non compare più quella di Calalzo. Lo Stato riconosce, dunque, il ruolo delle Regole nella conservazi...
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