Forma autorizzata del nome
Piroli, Giuseppe, avvocato e uomo politico, (Busseto 1808 - Roma 1890)
Dal 1848 Piroli fu docente di diritto criminale all'Università di Parma. Dopo aver fatto parte del governo provvisorio in seguito alla fuga di Carlo II, duca di Parma, Piroli venne eletto nel 1860 alla Camera dei Deputati del neonato Parlamento italiano nelle file del partito liberale, confermando tale incarico per ben sei legislature; nel 1884 il re Umberto I lo nominò senatore. L'amicizia con Verdi risale agli anni giovanili e si nutrì nel tempo anche grazie ad una fitta corrispondenza epistolare su argomenti di varia natura, dalle questioni familiari alle delusioni che spesso la politica riservò al Verdi senatore: «Le nostre disgrazie non sono così forti come nel Mantovano e Ferrarese, ma in ogni modo i raccolti tutti sono quasi perduti. [...] Ed intanto il Governo pensa ad aumentare le imposte, a far Strade Ferrate non di prima necessità col pretesto di dar lavoro alla gente? È veramente uno scherno. Ma per Dio se avete milioni, spendeteli a fare tutti i lavori ai fiumi prima che ci allaghino tutti! Poveri noi, in che mani siamo!...O ambiziosi, o ignoranti» (lettera a Piroli dell'11 giugno 1879).
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