Forma autorizzata del nome
Curia arcivescovile di San Marco Argentano - Scalea, San Marco Argentano (Cosenza), 1080 -
Curia vescovile di San Marco Argentano - Scalea
San Marco Argentano, (Cosenza)
ente e associazione della chiesa cattolica
La Diocesi di San Marco Argentano è l'erede spirituale della tradizione cristiana di un territorio che, fin dall'annuncio apostolico, ha vissuto ininterrottamente l'esperienza della fede, nella diversità dei tempi e delle tradizioni spirituali.
Il territorio nel quale è situata è stato aggregato canonicamente in modo diversificato, a secondo delle esigenze pastorali e delle vicissitudini storiche. Si evince da molteplici documenti che San Marco, come diocesi, ha avuto inizio con i normanni nel 1070. Nel corso del XIII secolo ingrandì il territorio con l'annessione della diocesi di Malvito e del territorio di quella che era stata la diocesi di Cirella. Nel 1479 il duca di San Marco Geronimo Sanseverino concesse alla Mensa vescovile di San Marco la giurisdizione civile e altri diritti feudali su Mongrassano, casale ripopolato da profughi albanesi, e da quel momento i vescovi della diocesi poterono fregiarsi del titolo di baroni di Mongrassano. Dal 1818 , e fino al 1979, con la bolla "De utiliori" di Papa Pio VII la sede di San Marco è stata unita alla sede di Bisignano. Nel 1838 le è stato assegnato il territorio di Cetraro e di Fella, fino ad allora feudo dell'abazia di Montecassino. Ha assunto la conformazione attuale nel 1979 con la bolla "Quo Aptius" di Papa Giovanni Paolo II quando il territorio della vicaria di Scalea - che nella fase Longobarda apparteneva alla diocesi di Policastro e sin dal 1098 era stato assegnato dai Normanni alla diocesi di Cassano allo Jo...
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