Forma autorizzata del nome
Università israelitica di Biella, Biella, sec. XV - 1806; 1815 - sec. XIX
Comunità ebraica di Vercelli
Università israelitica di Vercelli
Università israelitica di Biella
Comunità israelitica di Vercelli
Consistoire Départemental des Israelites de la Circoscription de Casal (Dipartimento di Marengo)
ente e associazione di culto acattolico
Le prime notizie sicure su una presenza ebraica a Biella sono riconducibili al XV secolo e si suppone che questo primo nucleo fosse composto da poche famiglie, circa 6 o 7, i cui cognomi più diffusi erano Jona ed Olivetti. Nel censimento generale eseguito nel 1761 sullo "Stato dei Ghetti ed Ebrei stabiliti nelle infrascritte Province al di qua da Monti e Colli" la comunità di Biella era composta da 6 famiglie per un totale di 26 persone abitanti nel ghetto della città. Il ghetto era stato istituito nel 1723 con le Regie Costituzioni di Vittorio Amedeo II e comprendeva l'abitato fra Vicolo del Bellone e Corso del Piazzo.
Nel 1848, con l'emanazione dello Statuto Albertino, la comunità ottenne il riconoscimento di una serie di diritti civili e negli stessi anni la città raggiunse una notevole espansione industriale soprattutto in campo tessile. Questi fattori portarono ad un aumento dei componenti della Comunità che raggiunse la sua massima fioritura nella seconda metà del XIX secolo. Il censimento prefettizio del 1855 indica la presenza di 11 famiglie per un totale di 59 persone, un altro censimento testimonia che in data 14 novembre 1882 gli israeliti residenti in città erano 94, mentre nel 1890 il loro numero arrivò a 100 come indicato nel lunario di quell'anno.
In questi anni molti ebrei lavorano nel ramo tessile: di grande importanza sono le aziende "F.lli Morello" e "F.lli Vitale" e dalla comunità ebraica di Biella proveniva la famiglia Olivetti trasferitasi poi ad Iv...
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.