Forma autorizzata del nome
Compagnia della Beata Vergine Maria delle Candele della Pieve di san Martino a Sesto poi Opera di santa Maria delle Candele, Sesto Fiorentino (Firenze), sec. XV - 1950
Compagnia della Beata Vergine Maria delle Candele della Pieve di san Martino a Sesto poi Opera di santa Maria delle Candele
Sesto Fiorentino (Firenze)
ente e associazione della chiesa cattolica
Di questa antica compagnia, che aveva il compito del mantenimento della fabbrica della pieve di S. martino e dell'assegnazione delle doti alle fanciulle bisognose, non si conoscono né le origini né i capitoli, dei quali si sa tuttavia che furono firmati il 3 aprile 1533 dal cancelliere arcivescovile Raffaello Baldesi e confermati nel 1626 dall'arcivescovo Alessandro Marzi Medici. Fino all'epoca leopoldina la Compagnia poi opera di S. Maria delle candele fu amministrata da tre sindaci estratti a sorte tra i fratelli, dal pievano pro tempore della chiesa e da un camarlingo nominato da questi ultimi. In conseguenza del motuproprio del 27 luglio 1778 fu sottoposta al magistrato comunitativo che eleggeva annualmente il camarlingo. L'attività dell'Opera ebbe una battuta d'arresto nel periodo francese, ma riconfermata nella sua autonomia nel 1815 dal granduca Ferdinando III, proseguì nei suoi scopi fino agli anni '50 del Novecento.
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