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Curia arcivescovile di Sassari, Sassari, 1441 - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Curia arcivescovile di Sassari, Sassari, 1441 -  Linked Open Data: san.cat.sogP.68158

 

Altre denominazioni

Curia arcivescovile di Sassari

 

Data di esistenza

1441 -

 

Sede

Sassari

 

Natura giuridica

enti di culto

Tipo ente

ente e associazione della chiesa cattolica

 

Descrizione

La Curia arcivescovile di Sassari è il risultato dell'unione di tre diocesi medievali: Turris, Ploaghe e Sorres. La sede di Turris risultava attiva già nel III sec. sotto la giurisdizione di quella di Carales: la prima menzione risale al periodo della dominazione vandalica in Sardegna, quando il vescovo Felice di Turris partecipò con altri vescovi sardi ad una disputa teologica a Cartagine promossa nel 484 dal re Unnerico. La sede venne elevata a dignità metropolitana da papa Alessandro II (1061-1073). Nel XIII sec. l'arcivescovo e il Capitolo della cattedrale lasciarono l'antica sede per trasferirsi a Sassari. Nel 1441 Sassari divenne ufficialmente Curia arcivescovile. Nel 1503 Giulio II decretò l'unione delle diocesi suffraganee di Ploaghe e di Sorres a quella di Sassari. Attualmente fanno parte dell'Arcidiocesi di Sassari le diocesi suffraganee di Alghero-Bosa, Ozieri, Tempio-Ampurias.

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza