Forma autorizzata del nome
Tribunale ecclesiastico di Sassari, Sassari, 1334 - sec. XX
Tribunale ecclesiastico di Sassari
ente e associazione della chiesa cattolica
La prima menzione del Tribunale arcivescovile di Sassari si trova in una causa del 1334 tra il priore di S. Leonardo di Bosove e l'abate dei benedettini di S. Fruttuoso e di S. Maria di Alghero. Dagli atti processuali del XIV sec. risulta che le udienze si tenevano sempre di lunedì, di fronte all'arcivescovo o al suo vicario generale.
Il Tribunale ecclesiastico di Sassari giudicava sia le cause di primo grado tra diocesani e sia quelle di appello delle diocesi suffraganee di Ampurias-Civita, Ottana e Bosa, in quanto sede metropolitana. Contro le sue sentenze si poteva ricorrere direttamente alla Curia Apostolica. A capo del Tribunale stava l'arcivescovo. Durante i periodi di sede vacante era adunato e presieduto dal vicario generale. L'ufficio della Curia era composto da un segretario, dal maior de curia, responsabile della disciplina di tutto il personale, da notari, scrivani e nunzi. Le parti in causa intervenivano in giudizio per mezzo di rappresentanti, chiamati di solito procuratores.
Oggi la diocesi di Sassari è sottoposta alla giurisdizione del Tribunale Ecclesiastico Regionale unico per la Sardegna, con sede a Cagliari.
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