Forma autorizzata del nome
Comune di Piteglio, Piteglio (Pistoia), sec. XIII -
Comunità della Montagna di Pistoia
Mairie di Piteglio
Comunità di Piteglio
Comune di Piteglio
preunitario
ente pubblico territoriale
Testimoniato nelle fonti dal XIII secolo, il Comune di Piteglio fu sottoposto a Pistoia almeno dal 1244, anno in cui risulta compreso nella circoscrizione di Porta Sant'Andrea. Il Comune era retto da un Podestà, di nomina pistoiese, rappresentante del potere centrale, al quale era affidata l'amministrazione della giustizia. Il Podestà era affiancato da un notaio e da un camarlingo. Coinvolto, come tutto il territorio montano, nelle lotte di fazione che dalla fine del XIII secolo contrapposero la famiglia guelfa dei Panciatichi a quella ghibellina dei Cancellieri, alla metà del secolo successivo Piteglio venne compreso nel territorio del Capitanato della Montagna. Il Comune mantenne comunque una certa autonomia amministrativa continuando a governarsi secondo leggi proprie. Al vertice era un vicario, in carica per quattro anni, che, assistito da un Consiglio, aveva il potere di proporre le leggi e le riforme, di convocare il Consiglio e di procedere alla nomina o all'incanto delle altre cariche comunali. Vi erano poi un cancelliere, un camarlingo generale, alcuni stimatori di beni e la guardia campestre, cui era affidato il compito di vigilare sulla conservazione del territorio. Nei periodi di carestia veniva anche eletto un camarlingo "dei viveri", responsabile della distribuzione di farina di castagne alle famiglie bisognose. A seguito del decreto del 18 aprile 1646, che istituiva un cancelliere unico per tutto il territorio montano, i cancellieri presenti nei singoli com...
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