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Sancholle Henraux, Seravezza (Lucca), 1830 - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Sancholle Henraux, Seravezza (Lucca), 1830 -  Linked Open Data: san.cat.sogP.67537

 

Altre denominazioni

Sancholle Henraux

      Società marmifera italiana

 

Data di esistenza

1830 -

 

Sede

Seravezza (Lucca)

 

Natura giuridica

privato

Tipo ente

ente economico/impresa

 

Descrizione

Il commissario imperiale di Napoleone, J. B. Alexandre Henraux, giunto nella zona ai primi dell'Ottocento per acquistare marmi, si trasferiva nel 1821 a Seravezza dove iniziava la lavorazione delle cave del Monte Altissimo. Il 23 maggio 1921 Bernardo Sancholle-Henraux costituiva la Società anonima Sancholle-Henraux, con sede nella propria Villa di Seravezza. Intorno agli anni Quaranta del Novecento, la società cambiò la denominazione in Società marmifera italiana. Essa aveva per oggetto l'industria (escavazione e lavorazione, taglio e lucidatura) e il commercio dei marmi e delle pietre. Intorno agli anni Sessanta divenne proprietà dei fratelli Ageo, Giuseppe, Giovanni, Erminio Cidonio, titolari dell'impresa di costruzioni Pietro Cidonio di Roma. Uscita da una grave crisi alla fine degli anni Settanta, diviene una controllata dalla Banca commerciale italiana, proprietaria di una parte del pacchetto azionario. Negli anni Ottanta rimaneva la prima in Europa del settore; ricavava il marmo dalle cave versiliesi e lo lavorava, anche per l'esportazione in tutto il mondo (Canada, Le Americhe, Medio e Estremo Oriente); importava materiale grezzo, marmo e granito dai paesi produttori, esportato dopo la lavorazione. Il "servizio lavorati" esegue opere artistiche in pietra dura (marmo e granito) anche su disegno di grandi scultori contemporanei tra i quali Henry Moore, Marino Marini, Giacomo Manzù, Adam, Jean Arp, Giglioli. In relazione a questa attività, si è formata una collezione...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

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