Forma autorizzata del nome
Failla, Alfonso, militante anarchico, (Siracusa 1906 - Carrara 1986)
Figura tra le più rappresentative del movimento anarchico di lingua italiana del XX secolo, Failla è stato l'antifascista (non comunista) che ha collezionato durante il Ventennio il maggior numero di anni di confino. Nato a Siracusa nel 1906, avvicinatosi giovanissimo all'anarchismo, si impegna da subito nella lotta contro il nascente regime fascista. Nel 1924 sposa Eufemia, detta Amelia, Pastorello da cui, molti anni dopo, avrà due figlie: Aurora e Gemma. Più volte arrestato e sottoposto a provvedimenti restrittivi, nel 1930 viene mandato al confino (prima a Ponza e successivamente alle Tremiti e a Ventotene) ove rimane - salvo una breve parentesi di libertà vigilata a Siracusa nel 1939 - fino all'agosto del 1943 quando viene trasferito nel campo di Renicci d'Anghiari da dove evade il 9 settembre dello stesso anno. Stabilitosi a Lucca, partecipa attivamente alla Resistenza muovendosi tra l'alta Toscana, la Liguria, l'Emilia Romagna e la Lombardia. Al termine della guerra rientra a Siracusa da dove avvia una intensa attività di riorganizzazione del movimento anarchico, sia con la partecipazione a comizi e conferenze, sia attraverso numerosi scritti pubblicati sulla stampa militante (Umanità Nova, Il Libertario, L'Agitazione del Sud). Sostenitore della necessità di dare vita ad una organizzazione anarchica, nel 1945 è delegato della Federazione comunista libertaria dell'alta Italia al Congresso nazionale di Carrara (15-19 settembre) durante il quale si costituisce la Feder...
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