Forma autorizzata del nome
Universitas di Tramutola, Tramutola (Potenza), sec. XIV - 1806
Il primo nucleo di Tramutola sorse nel 1144 intorno ad una chiesa intitolata a San Pietro, donata dal Monastero della SS.ma Trinità della Cava. Tale feudo, però, non fu sempre sotto la diretta dipendenza dei benedettini ma subì le alterne e tumultuose vicende storiche dell'epoca. Per circa tre secoli, dal XIII al XV, nell'Italia meridionale infatti si succedono i domini di varie dinastie: Svevi, Angioini; Aragonesi. Il toponimo compare nel 1304 nell'archivio angioino, quando venne ceduta a tal Arnaldo de Scandilia. Passa poi dai Capece ai Sanseverino. Dopo la "congiura dei baroni" viene incamerata dal regio fisco nonostante l' abate di Cava ne reclami il possesso essendogli stata donata dal conte di Marsico nel lontano 1144. I monaci non si danno per vinti: adiscono le vie legali presso la Camera della Sommaria in Napoli. Dopo lunga e tormentata disputa legale la sentenza è a loro favorevole. Tramutola, però, non passa alle dipendenze dirette dell'Ordinario della Cava ma viene da questi ceduta di nuovo in enfiteusi alla famiglia dei Sanseverino che la manterranno fino al 1552. Dopo tale data tutti gli averi dei Sanseverino vengono incamerati dalla Corona e, così, Tramutola passa al regio demanio.
A questo punto si susseguono di nuovo liti e vertenze giudiziarie tra l'Abate che reclama il possesso dell'antico feudo e l'Universitas civium che se ne vuole affrancare. Alla fine, nell'anno 1633, il tutto si risolve di nuovo a favore della comunità cenobita che ridivent...
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