Forma autorizzata del nome
Comunità di Pissignano, Campello sul Clitunno (Perugia), sec. XI fine - 1860
Campello sul Clitunno (Perugia)
Il primo nucleo della Comunità di Pissignano, dal latino Pissinianum, si sviluppò vicino alla Pieve di San Michele arcangelo, a partire dalla fine dell'XI secolo.
La sua storia è contrassegnata dal rapporto di dipendenza e di conflitto con la vicina Spoleto.
A metà del Duecento e, successivamente, nel 1361 e nel 1490, figura tra i castelli soggetti alla città; come gli altri partecipò alla ribellione del 1522, che si concluse con la resa alle truppe spoletine.
Nel 1543, venne redatto lo "Statutum communis castri piscignani", approvato dai priori di Spoleto e da questi confermato e riapprovato ad ogni successiva modifica.
In esso si definisce "l'imperio" che la Città di Spoleto esercita sul Castrum. L'ufficio giudiziario era esercitato dal podestà di Spoleto, attraverso visite semestrali, mentre il governo era affidato al vicario e ai massari. Il primo veniva eletto all'interno dell'arenga ed era in carica sei mesi, i secondi, anch'essi ufficiali della Comunità, venivano eletti in numero di due. C'erano, inoltre, il baiulo, il notaio, due guardiani, un ufficiale del danno dato, il camerario o camerlengo.
Con l'avvento della Repubblica romana e, poi, dell'Impero napoleonico, le istituzioni locali, come dappertutto, subirono profondi mutamenti, successivamente annullati dalla restaurazione del potere papale.
L'editto del cardinale Ettore Consalvi del 26 novembre 1817 eresse Campello a comune autonomo, riunendogli, come appodiati, i castelli di Pissignano, Meggiano...
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