Forma autorizzata del nome
Comune di Mosso Santa Maria, Mosso (Biella), sec. X - 1998
Comune di Mosso Santa Maria
ente pubblico territoriale
La storia del Comune di Mosso Santa Maria è inscindibile da quella del territorio della "grande" Mosso, un vasto territorio che, come risulta dal diploma imperiale dell'anno 826, faceva parte del Vercellese e viene infeudato nel 962 al conte Aimone di Lomello per poi essere successivamente concesso, nel 999, dall'imperatore Ottone III, al Vescovo-Conte di Vercelli. I vescovi di Vercelli, a loro volta, lo infeudano ai nobili e potenti Bulgaro che ne diventano signori e tali rimangono fino al 1379. A loro si presuppone si debba la costruzione di una fortificazione o castello, attestata sin dal 1227, che dovrebbe risalire al XII secolo e la cui ubicazione risulterebbe attualmente sul territorio del comune di Vallemosso.
Il territorio della "grande" Mosso nel 1185 era vastissimo e comprendeva gli antichi cantoni di Mosso Santa Maria, Valle Inferiore Mosso (Vallemosso), Crocemosso e Valle Superiore Mosso oltre a Pistolesa, Veglio e il Mortigliengo ed aveva in feudo le montagne Assolate ossia il Monte Isolà. Un territorio vastissimo che fondava la propria sussistenza su attività silvo-pastorali.
Le riunioni, per la nomina dei consoli e per gli affari della comunità, si tenevano presso la chiesa parrocchiale di Mosso sita nel cantone di Mosso Santa Maria, che rappresentava pertanto il centro morale e amministrativo di tutta questa vasta zona.
La rettoria di Mosso faceva parte della Pieve di Santa Maria di Cossato e costituiva una sola curia con Pistolesa, Veglio, Crocemosso, V...
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