Forma autorizzata del nome
Comune di Castelsantangelo sul Nera, Castelsantangelo sul Nera (Macerata), 1913 -
Castelsantangelo
Castelsantangelo sul Nera
Comune di Castelsantangelo sul Nera
Castelsantangelo sul Nera (Macerata)
ente pubblico territoriale
Castelsantangelo e le sue ville (Rapegna, Nocelleto, Vallinfante, Macchie, Nocria e Gualdo), a partire dal XIII secolo, costituivano una delle cinque guaite, denominata "Guaita Montanea", che componevano il comune di Visso. La "Guaita Montanea", insieme con quella di Ussita, era dotata di autonomia patrimoniale e amministrativa, di un proprio ordinamento militare e un proprio statuto.
In ogni guaita il potere era rappresentato da un vicario o castellano, il quale ricopriva la carica di cancelliere del consiglio dei massari della guaita ed aveva la funzione di garante dell'ordine e dell'osservanza dello statuto comunale di Visso.
Il bilancio pubblico era affidato a un tesoriere, eletto dai massari ogni due mesi; le esazioni fiscali, invece, erano date in appalto ai delegati di ogni singola villa.
Nelle guaite erano anche previste le figure del torriere e del bajulo (custodi della torre e porte), un viale (addetto alla cura di strade, fiumi e ponti), gli ambasciatori e i gualdari (ufficiali del Danno Dato).
Venti massari per ogni guaita andavano a formare il Consiglio generale di Visso che aveva il compito di approvare le leggi comuni alle cinque unità amministrative e di eleggere i priori.
I priori, insieme con i capitani del popolo, i governatori e il podestà avevano l'obbligo di risiedere a Visso, dove venivano trattati gli interessi collettivi e generali dell'intero territorio comunale.
Tale situazione rimase inalterata per tutto l’antico regime.
Durante il Regn...
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