NOTIZIE IN EVIDENZA

 

VEDI ANCHE...

 

Morando Impianti, Asti, 1920 - 1998 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Morando Impianti, Asti, 1920 - 1998  Linked Open Data: san.cat.sogP.65615

 

Altre denominazioni

Cooperativa officine Morando

      Officine Morando

      Morando Impianti

 

Data di esistenza

1920 - 1998

 

Sede

Asti

 

Natura giuridica

privato

Tipo ente

ente economico/impresa

 

Descrizione

All'inizio del secolo Silvio Andrea Morando, dopo una decennale esperienza come conduttore di caldaie a vapore in una delle prime fornaci astigiane, grazie al suo spiccato intuito, progetta e costruisce un impianto mobile per la fabbricazione dei mattoni forati e comincia a noleggiarlo alle fornaci, ben presto, non solo dell'astigiano. Infatti il "mostruoso" (come viene chiamato nei giornali d'epoca) macchinario, azionato da una locomobile, riscosse enorme successo, tanto che negli anni seguenti il primo conflitto mondiale l'impianto fu richiesto anche in altre regioni. L'aumentata domanda e l'avvento dell'energia elettrica spinsero Silvio Andrea, su proposta del figlio Giuseppe, a fondare una piccola officina per la costruzione di macchine e accessori per l'industria dei laterizi. Era il 1920 quando, in un solo angusto locale (nelle vicinanze della sede storica di corso Torino angolo corso Don Minzoni), prendeva vita la piccola impresa sotto il nome di Officine Morando. In quegli anni i Morando mettono a punto un innovativo sistema di costruzione delle filiere che favorisce l'inizio di rapporti duraturi con le più importanti aziende italiane, tanto che già nel 1925 l'azienda è cooperativa a livello nazionale e l'anno dopo espone alla Mostra dell'Edilizia di Torino. La crisi del 1929-1930 come la morte del fondatore si fanno sentire, ma il figlio Giuseppe non si perde d'animo; infatti nel 1930 espone alla Fiera di Milano un nuovo modello di mattoniera con requisiti di...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza