Forma autorizzata del nome
Angelini, Luigi, architetto, (Bergamo 1884 - Bergamo 1969)
Luigi Angelini, laureatosi in Ingegneria al Regio Istituto Tecnico Superiore (poi Politecnico) di Milano nel 1907, lavora a Roma (1909-11) nello studio dell'architetto Marcello Piacentini. Con Piacentini collabora a partire dal 1921 nella direzione dei lavori del nuovo centro della città bassa di Bergamo, progettato dall'architetto romano. Riceve a Bergamo numerosi incarichi pubblici: ispettore onorario dei Monumenti, Gallerie e Antichità; direttore della Scuola d'arte applicata "A. Fantoni" (1922-33); presidente della Commissione Provinciale per la Tutela delle Bellezze Naturali (1946-68). Protagonista della cultura architettonica bergamasca della prima metà del XX secolo, ha progettato ben 34 edifici civili, 66 edifici pubblici, 2 edifici industriali, 72 edifici funerari (tombe, cappelle e cimiteri), 35 chiese, 21 campanili, 32 restauri e ristrutturazioni, 20 ampliamenti di chiese. Tra le sue opere si ricordano, nel capoluogo, la Casa Gregis (1912), la sede della Banca di Commercio (1923), la Casa dell'Agricoltore (1928) e i restauri del chiostro di Santa Marta, del tempietto di Santa Croce e del convento di San Nicolò dei Celestini. Il progetto che gli diede fama a livello nazionale è il Piano di Risanamento di Bergamo Alta, approvato con plauso nel 1935 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, tra i primissimi esempi in Europa di attenzione nei confronti dei centri storici. Notevole è anche la sua produzione pubblicistica, costituita da 642 titoli.
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