Forma autorizzata del nome
Magistrato d'Abbondanza, Genova, 1564 - 1797
La riforma di Andrea Doria, che nel 1528, con l'istituzione del Governo basato sui Dogi biennali e sui Collegi dei Governatori e dei Procuratori, portò al potere a Genova una ristretta oligarchia fondata sulla nobiltà e sul censo, fu seguita da una accurata riforma degli uffici amministrativi. La Repubblica di Genova si caratterizzò subito per l'istituzione di Magistrature destinate a svolgere un ruolo di primo piano nella politica annonaria e assistenziale, assicurando alla popolazione cittadina i generi alimentari di prima necessità ad un prezzo equo, garantendo, così, la tranquillità sociale e la stabilità politica. Il 24 gennaio 1564, in sostituzione dell'antico Officium Victualium, fu istituito il Magistrato dell'Abbondanza, con lo scopo di preservare la popolazione dallo spettro delle carestie allora ricorrenti, assicurando un'adeguata scorta di grano e di altri cereali da immettere sul mercato in caso di penuria, per ricondurre alla normalità i prezzi che tendessero a salire esageratamente. Essendo però il grano soggetto a deterioramento, bisognava periodicamente rinnovare le scorte. Dapprima questo scopo veniva ottenuto imponendone l'acquisto a mugnai, fornai e farinotti; nel 1591 furono istituiti i forni di Stato, che adoperavano il grano dell'Abbondanza per la fabbricazione del pane da vendersi in città, assicurando in tal modo l'avvicendamento delle scorte.
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