Forma autorizzata del nome
Comune di Croce, Menaggio (Como), sec. XIV - 1928
ente pubblico territoriale
Il "comune loci de Cruce" apparteneva alla pieve di Menaggio che già la ripartizione territoriale del 1240 attribuiva al quartiere di Porta Torre della città di Como. Croce risulta sempre facente parte della pieve di Menaggio anche dal "Liber consulum civitatis Novocomi" dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del comune dal 1510 sino all'anno 1537. Nella medesima pieve lo si ritrova ancora nel 1644. Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Croce, che contava 86 abitanti, non era infeudato ma pagava per la sua redenzione ogni 15 anni la somma di lire 28.16.9. Il comune disponeva di un consiglio generale, costituito dai vicini capi di casa. Esso si riuniva nella sala parrocchiale a seguito dell'avviso effettuato il giorno prima dal console, e con chiamata in adunanza fatta tramite il suono della campana. Le sedute del consiglio si tenevano di norma all'inizio dell'anno e, in ogni caso, quando se ne presentasse la necessità. Ufficiali del comune erano il console, il sindaco, l'esattore ed il cancelliere, che venivano eletti pubblicamente ogni tre anni e che potevano essere confermati. Tra i compiti del sindaco vi erano quelli di vigilare sulla giustizia dei pubblici riparti, l'amministrazione del patrimonio pubblico, la conservazione presso la sua abitazione delle pubbliche scritture, custodite in un'apposita cassa. Come il cancelliere anche medico, chirurgo, fante e camparo venivano retribuiti con un salario an...
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