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Fabbricotti, Carrara, sec. 1722 - sex. XX - Famiglia

 

Tipologia

Famiglia

 

Forma autorizzata del nome

Fabbricotti, Carrara, sec. 1722 - sex. XX  Linked Open Data: san.cat.sogP.63309

 

Altre denominazioni

Fabbricotti

 

Data di esistenza

1722 - 2000

 

Descrizione

Dall'archivio parrocchiale di Miseglia, borgata a monte di Carrara, risulta che un Domenico Fabbricotti, originario di Fabbrico, villaggio nel territorio di Reggio Emilia, si trasferì proprio nella frazione del Carrarese. I Fabbricotti si iscrissero alla Vicinanza (istituzione amministrativa in cui era diviso il Comune di Carrara), divenendo "vicini" a pieno titolo, in quanto proprietari di un fondo rustico. Durante il secolo XVII si hanno pochissime notizie dei Fabbricotti di Miseglia; si sa che già allora si occupavano dell'estrazione di marmi nelle cave della Vicinanza e fabbricavano marmette per pavimenti. Francesco (1686-1758) della sesta generazione familiare, decise di spostarsi da Miseglia a Torano, dove si trovavano i migliori marmi del carrarese, sposandosi con la figlia di un noto cavatore di quella Vicinanza, Antonia Caterina Marchetti. Questa unione aprì prospettive inaspettate agli intraprendenti Fabbricotti. Il nipote Francesco Andrea (1746-1797) fu il primo a dare consistenza all'azienda; diede vita ad una grande industria marmifera, essendosi impossessato di una ingente quantità di cave insieme ai Marchetti. Maria Teresa Cybo Malaspina, Duchessa di Massa Carrara, gli conferì il titolo di Alfiere. Francesco Andrea ebbe otto figli, l'ultimo dei quali, Domenico Andrea gli succedette nella conduzione dell'azienda. Formò poi col suo nome la prima "Ditta Fabbricotti", organizzando un sistema di distribuzione del marmo all'estero sia costruendo u...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza