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Comune di Maccagno, Maccagno (Varese), sec. XIV - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comune di Maccagno, Maccagno (Varese), sec. XIV -  Linked Open Data: san.cat.sogP.62802

 

Altre denominazioni

Comune di Maccagno

      Comune di Maccagno Superiore

 

Data di esistenza

sec. XIV -

 

Sede

Maccagno (Varese)

 

Natura giuridica

pubblico

Tipo ente

ente pubblico territoriale

 

Descrizione

Maccagno Superiore fu centro abitato in epoca romana e fece parte del feudo di Valtravaglia, che fu concesso al conte Franchino Rusca, nel 1438, da Filippo Maria Visconti. Dal 1583 il territorio passò al casato Marliani, perché compreso nel feudo delle Quattro Valli, squadra di Mezzo. Mentre Maccagno Inferiore divenne feudo imperiale, attribuito alla famiglia Mandelli, Maccagno Superiore continuò sempre a dipendere dal ducato di Milano. Il territorio di Maccagno Superiore risultava infeudato nel 1751 al conte Giovanni Emanuele Marliani, al quale la comunità pagava annualmente per il censo feudale 47 lire e 5 soldi. Nel paese non risiedeva un giudice, ma la terra rientrava sotto la giurisdizione del giudice Antonio Maria Bossi, che risiedeva in Luino. Il giudice era retribuito dal comune mediante un salario di 23 lire e 13 soldi. Il console non prestava giuramento alla banca criminale, ma era obbligato solamente a denunziare i delitti. Il comune era distinto dalla Riva di Maccagno Superiore, che costituiva comune a sè e pagava per proprio conto il censo del sale. Maccagno disponeva di un consiglio particolare, formato da due sindaci e un console, che svolgevano il loro incarico a rotazione per focolare. Ai sindaci erano affidate la vigilanza e la giustizia dei pubblici riparti e il console era obbligato in tutte le occorrenze ad avvisare tutti focolare per focolare, quando si voleva riunire il consiglio. Ogni anno venivano sostituiti tanto i sindaci come il console. Non vi...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

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