Forma autorizzata del nome
Comune di Sondalo, Sondalo (Sondrio), sec. XII -
ente pubblico territoriale
Comune del terziere superiore della Valtellina, appartenne alla pieve di Mazzo. Il toponimo si trova citato in un atto di vendita di beni posti a Sondalo che risale al 1025, negli anni seguenti compare citato nelle forme Sondallo, Sondello, Sondelle oppure Somdale o anche Sundalum. Sondalo fu assegnato in feudo nel 1150 dal vescovo di Como Ardizzone ad Artuico Venosta e in seguito fu dei Beccaria di Tresivio; in epoca sforzesca fu infeudato alla famiglia Zenoni di Bormio e in data 28 febbraio 1487 al nobile milanese Nicola Negri, ma già nel XII secolo era individuato come entità comunale, con propri ufficiali. Nel 1335 figurava come "comune vicinantie de Sondali". Il territorio comunale, fino alla fine del XVIII secolo, fu organizzato in terra mastra (Sondalo) e frazioni (Sommacologna, Taronno, Sontiolo, Mondadizza e contrada di Monte Feleito, Grailè, Le Prese, Frontale, Fumero). Il Guler citava come appartenenti al comune di Sondalo le frazioni di Le Prese, Frontale con la Val Fumero, Mondadizza, Bolladore, e il villaggio di Taronno; sulla riva destra dell'Adda, il villaggio di Sommacologna e la frazione di Migiondo. Il Quadrio, alla metà del secolo XVIII, includeva nel territorio di Sondalo le terre di Tiolo di Sopra, Tarrone, Bolladore, Mondadizza, Le Prese, Frontale, Fumera (tutte sul lato sinistro dell'Adda), Migionto, Somma Cologna, Montiolo (sulla destra dell'Adda) e inoltre le Valli di Fine e di Rezen e la contrada Del Ponte. Sondalo ebbe un particolare sviluppo n...
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